a "che tempo che fa"

Siamo stati ospiti a “Che tempo che fa” ieri e Checco, bello come Adriano Celentano, ha regalato a qualche milione di italiani un moonwalk memorabile (a 3:55 del video). Di quelli che solo Michael Jackson sapeva fare con tale maestria.

 


Mai stati meglio

Esce oggi Mai stati meglio, il nuovo estratto dal nostro terzo album, lo canta Bebo ed è un modo per raccontare quanto la generazione dei ventenni e dei trentenni abbia superato certi stereotipi e schemi più legati al secolo scorso, un contenitore di cose sbagliate che portano inaspettatamente al risultato sperato. Ma è anche una critica al mondo della musica popolare che, seguendo una tendenza sociale più ampia, diventa sempre più populista e incline ai facili pregiudizi di costume. Per raccontare tutto questo abbiamo pensato fosse il caso di utilizzare una forma a noi cara: la dance. Con le chitarre e rigorosamente senza ritornello. Oppure no?

Continuano ad andare a bomba le prevendite per il nostro “bel concerto da mitomani” al Mediolanum Forum di Assago (Milano)del 22 aprile 2017 per il quale sono già esauriti metà biglietti, l’intero parterre e l’anello A.

Insomma, affrettatevi.

UN BEL CONCERTO DA MITOMANI
22 aprile 2017 – Mediolanum Assago Forum (Milano)
Biglietti disponibili in esclusiva su Ticketone


Un bel concerto da Mitomani per Amarsi Male.

UN BEL CONCERTO DA MITOMANI

terrore, paura, emozione, frenesia, e poi ci siete mancati troppo. sempre vostri, i soliti coglioni.

Dopo aver girato per anni su e giù per l’Italia, abbiamo pensato che sarebbe stato bello fissare una data unica per fare una grande festa assieme a voi e presentarvi il nuovo disco.

Quando abbiamo riempito l’Estragon con “l’ultimo concerto da turisti” ci siamo detti: è finita la scuola, ma neanche il tempo di riprendere il fiato che con l’Italia Peggiore siamo tornati immediatamente in tour e abbiamo collezionato un’estate da favola, una serie di 20 sold-out su 20 nei club -quasi da non crederci- e abbiamo festeggiato quattro anni di tour nuovamente nella nostra amata Bologna azzardando un concerto in un palasport. Come le grandi band, quelle adulte. Ed è andato esaurito un mese prima grazie a voi, sempre e solo a voi.

Ora che annunciamo questo concerto al Forum di Assago, a poco più di un anno da quel fantastico 21 novembre siamo emozionati ma quello che ci manca di più è salire su un palco e guardarvi negli occhi e far partire la solita grande festa che vi promettiamo ogni volta. Ancora una volta più grande, più bella, più soddisfacente. In questo anno abbondante senza voi, che diventeranno quasi due ad aprile, abbiamo ripreso fiato e capito delle cose.

Ci siamo scornati, impauriti, motivati e confrontati e abbiamo imparato ancora meglio a stare assieme. Ma la verità è che tutto questo, dalle luci ai volumi alle vostre voci all’unisono fino al palasport vuoto a luci accese ricoperto di coriandoli, ci mancava troppo.

Dicevamo appunto che per noi ogni concerto è una festa, è stato così dall’inizio e vogliamo che rimanga così, per questo abbiamo cercato di fissare i biglietti ad un prezzo a cui è difficile dire “è troppo”. Voi portate i vostri sorrisi migliori, alla musica e alle luci penseremo noi.

UN BEL CONCERTO DA MITOMANI
22 aprile 2017 – Mediolanum Assago Forum (Milano)
Biglietti disponibili in esclusiva su Ticketone

“amarsi male” il nuvolo singolo
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Arte del Pueblo

Oggi vi raccontiamo di un viaggio che abbiamo fatto e che ci ha fatto bene. Un viaggio che, per l’esattezza, hanno fatto Carota e Matteo. In Messico.

In questi giorni cade una ricorrenza importante: il 9 agosto del 2003 nascevano i caracol zapatisti e si apriva ufficialmente il percorso dell’autonomia. Dopo il fallimento del dialogo di pace con il governo ed il tradimento dei dialoghi di San Andres, gli zapatisti e le zapatiste cambiano passo. Inizia così una fase diversa della lotta, dove la politica indigena prende poco a poco il posto dell’EZLN. L’autonomia indigena sorprende il mondo: l’EZLN si mette a protezione del progetto politico sociale delle comunità.

Siamo partiti per il Messico con il progetto 20ZLN e il desiderio di capire di più sul Chiapas, sulla rivoluzione del 94, su Marcos, sul Capitalismo, ma anche su Genova, sulla lotta, sull'autonomia, con gli occhi aperti, una mano sul cuore e l'altra per farci forza, lungo il tragitto.

Nel maggio 2016 siamo stati tra città del Messico, Oaxaca e Chiapas. In questo viaggio di formazione - si, si può fare anche a trent’anni - abbiamo visto la degna lotta dei maestri della CNTE dire no alla riforma educativa, abbiamo affrontato i blocchi stradali che rischiavano di farci perdere gli aerei del ritorno, con il sorriso di chi sa da che parte stare e con l’umiltà di non sapere come trovare il modo giusto per stare da quella parte. Siamo stati alla Realidad, alla Garrucha, ad Oventik, abbiamo visto due automobili zapatiste bruciate dalla violenza lobbistica dei trasportatori. Nel nostro piccolo abbiamo trasformato parole ed incontri in musica e immagini, senza mai riprendere le persone, per rispetto, portandoceli nel cuore, chiudendoli dentro ad un registratore, ad un campionatore.

Questo video e questo pezzo sono per noi l’inizio di un lavoro più ampio. Stiamo realizzando altro materiale che andrà a formare un flusso sonoro e di immagini continue, un EP forse, che si chiamerà proprio Arte del Pueblo. Quando tutto sarà pronto sarà il nostro piccolo mattone di comunicazione, narrazione, supporto alle autonomie, alle resistenze, alle alternative che, dalla Val Susa ai Centri Sociali Occupati, arrivano alle cooperative di Izapalapa, fino alle comunità in resistenza in Chiapas.

Essere diversi, osare un mondo diverso dove il capitalismo non sia più nemico di diritti, uguaglianza e futuro non è follia, è semplicemente quello che siamo.

Il pezzo lo abbiamo firmato assieme a 20ZLN (l'organizzazione senza la quale non saremmo mai arrivati in chapas e nei territori zapatisti), Keaton (il progetto di Carota assieme ad Hyppo e Salva) e COSTA! (Il progetto di Matteo Costa, nostro produttore, sesto uomo e coautore di molte nostre canzoni).

Qualche giorno fa il videoclip è stato proiettato al Comparte, festival di arte zapatista in Chiapas e possiamo dire con orgoglio di essere stati i primi artisti italiani a parteciparvi.


Senza facebook ma con gioia

Dopo i concerti abbiamo messo in stand-by anche il noto social network, per riordinare meglio le idee.

Ma intanto continuiamo a frullare e da queste parti troverete gli aggiornamenti su tutte le attività correlate: presentazioni, djset, chitarrini.

Poi tra qualche mese vi diremo cosa faremo nella vita. Promesso.

Nel frattempo ci potete trovare qui:

Presentazioni del nostro libro: “Il movimento è fermo”

14 Luglio, Modena, Giardini Ducali

17 Luglio, Barolo, Collisioni - Reading sonorizzato

22 Luglio, Torre Pelice (TO), Una torre di libri

25 Luglio, Camaiore, Festival Gaber

12 Agosto, Lamezia, Color Fest

26 Agosto, Brescia, Festa Radio Onda D’Urto

28 Agosto, Treviso, Ama festival

I nostri djset Teppa Bros.

23 Luglio, Milano, One Hour @Market Sound

24 Luglio, Cassano Magnago (VA), Woodoo Fest

12 Agosto, Lamezia Terme, Color Fest

26 Agosto, Brescia, Festa Radio Onda D’Urto

11 Settembre, Reggio Emilia, Festareggio

Il piccolo lodo col chitarrino

17 Luglio, Resta in Festa, Palazzolo (BS)

12 Agosto, Color Fest, Lamezia Terme

11 Settembre, Live Rock Fest, Acquaviva (SI)


Il movimento è fermo

Ciao,

abbiamo scritto un libro, ormai lo sapete da un po’. Si chiama “Il movimento è fermo” ed è un romanzo di amore e di libertà, ma non troppo.

Che poi, cosa vuol dire essere liberi?

Non è una storia in versi, e non è neanche un’autobiografia. Parla di noi, ma nessuno è noi, o forse lo sono tutti. Parla di trentenni, ma anche di sbarbi e cariatidi. Parla di Bologna, ma anche del mondo. C'è una storia d'amore. Forse due, forse tre. Insomma, dipende da cosa si intende per amore. Farà ridere, se poi piangi allora vuol dire che sei molto sensibile. L’hanno scritto due di noi e gli altri hanno detto che è figo.

Se poi volete anche acquistarlo allora lo trovate già autografato sul sito di Garrincha Dischi, su Amazon anche in versione kindle oppure in libreria.

Intanto, questa sera domani sera alle 19 lo presentiamo al Biografilm Festival (Parco del Cavaticcio), a Bologna, la nostra città.

Faremo delle letture, ve lo racconteremo. Dopo Bologna inizierà l’instore tour. Attraverseremo l’Italia per diffondere il verbo.

Qui trovate le date:

6/6 Bari, Feltrinelli (via Melo) ore 18.30

7/6 Roma, Feltrinelli (via Appia) ore 18.30

8/6 Torino, Circolo dei Lettori ore 21

11/6 Carpi, Festa del Racconto ore 22.30

13/6 Verona, Feltrinelli (via Quattro Spade) ore 18

14/6 Firenze, Feltrinelli RED (piazza Repubblica) ore 18.30

22/6 Catanzaro, Villa Margherita (via Jannone) ore 19

23/6 Macerata, Musicultura ore 19

24/6 Padova, Sherwood Festival <3 ore 20.30

25/6 Como, Wow Festival ore 19

26/6 Viterbo, Caffeina Festival ore 22.30

28/6 Genova, Feltrinelli (via Ceccardi) ore 18

29/6 Milano, Sormani (Corso Porta Vittoria) ore 19

Speriamo vi piaccia!

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Immanuel Casto ft. Lo Stato Sociale - Revolution Night

Un po' di tempo fa dopo qualche cenetta e diverse serate è nata l'idea di scrivere qualcosa assieme a Immanuel Casto, è uscito fuori il pezzo "Pubbliche Dimostrazioni d'Odio" per lanciarlo non volevamo semplicemente metterlo su youtube e simili, volevamo organizzare una festa e regalarvi una serata che avreste ricordato per molto tempo.

Abbiamo chiesto a Garrincha Dischi e Freak & Chic, l'etichetta di Immanuel, che hanno chiamato i locali e fissato due date il 21 Aprile al Tunnel di Milano e il 30 Aprile al TPO di Bologna, casa nostra, visto che una festa non è una festa se non si balla al dj set ci pensa Garrincha Sound System, mentre per l'apertura abbiamo pensato a qualcosa di non convenzionale coinvolgendo due cori LGBT ad aprire lo show:  CHECCORO nella data di Milano, KOMOS in quella di BOLOGNA.
Per farla davvero grossa abbiamo deciso di regalare a tutti i partecipanti una carta ufficiale di SQUILLO® dedicata a Lo Stato Sociale, che potrete usare all'interno del gioco. per l'occasione, quel gran figo di Jacopo Camagni ci ha disegnati come splendidi efebi.
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ricordatelo

ricordatelo
ricordatelo quando senti "fuori la politica dalla musica"
quando senti "pensa a far ridere"
quando senti "alla fine è un mestiere e lo fai per soldi"
quando senti "cerca di piacere a chi può darti occasioni"
quando senti "non mi importa cosa pensi, io voglio ballare"
quando senti "alla fine tutti si vendono un po'"
quando senti "hai bisogno solo di una spinta"
quando senti "chi ti ha chiesto di dire sempre la tua?"
ricordati di blu
ricordati di uno dei più incredibili artisti della tua generazione
che quando volevano abbattere l'xm per allargare una rotonda ne ha dipinto la facciata per salvarlo
e adesso
che dopo aver provato a cancellare i graffiti in nome della "lotta al degrado"
e aver criminalizzato e sgomberato i centri sociali in cui quella cultura è cresciuta e si è formata
vogliono staccare le opere dai muri per portarle in un museo
e appropriarsi di quello che non sono riusciti a cancellare e monetizzare sul lavoro di altri privatizzando una forma d'arte nata libera
ricordati di questo regaz che da ieri sta cancellando dolorosamente tutte le sue opere in città, pur di non consegnarle a una fondazione bancaria che ne ricava profitto a discapito suo e delle sue idee

ricordati che il motivo per cui fai una cosa
è più importante della cosa che fai

 


cose da sapere sul libro

cose da sapere sul libro

- è una storia
- non è in versi
- non è un'autobiografia (e ci mancherebbe ...)
- parla di bologna, ma anche del mondo, ma anche della svizzera
- parla di bar, ma anche di piazze, ma anche di centri di potere
- c'è una storia d'amore. forse due, forse tre. dipende da cosa si intende per amore
- l'hanno scritto due di noi e gli altri hanno detto che è figo
- non l'ha scritto lodo, quindi avrà le maiuscole
- ci sono un po' di parolacce
- parla di trentenni, ma anche di sbarbi e di cariatidi
- farà anche ridere. se poi piangi si vede che sei molto sensibile
- parla di noi ma nessuno di noi è nel libro a parte luca, il nostro barista da sempre
- parla di droghe, ma anche di gite sui colli a sentirsi il tempo addosso
- esce prima dell'estate, per rizzoli
- il titolo non abbiamo finito di deciderlo
- alla fine perdono tutti
- alla fine muoiono tutti
- alla fine va tutto bene
- alcune delle precedenti affermazioni potrebbero essere cazzate

volevamo farlo da un po', l'abbiamo fatto.
potevamo evitare? potevamo. ormai i libri li scrivono cani e porci? vero. e per molti avremmo anche potuto evitare di suonare, fare dischi, parlare di politica, respirare, se è per questo. e ci sta.
però io credo che chi vuole tenerci in un recinto non abbia colto il nostro spirito.
avere un'idea e cercare, semplicemente, di realizzarla. mettendoci passione e rischiando di sbagliare. in libertà.
che poi è l'unica cosa che conta.

speriamo vi piaccia

Lo Stato Sociale


Altre di B VS Lo Stato Sociale: Campetto

Campetto

L'idea di questa collaborazione nasce nel maggio dello scorso anno.

Noi stiamo per salire sul palco e Lo Stato Sociale è venuto a vederci, scambiamo qualche battuta prima di appicciare gli amplificatori. Scopriamo un'atavica passione per la pallacanestro, retaggio genitoriale di chi negli anni Settanta e Ottanta ha visto la crème del basket, senza voler essere nostalgici a tutti i costi: erano gli anni dei primi giocatori americani a Bologna, era l'alba del tifo organizzato, delle scazzottate organizzate sui marciapiedi di via Calori, dei pullman in giro per l'Europa come vascelli del Sedicesimo secolo alla scoperta dell'al di là, di Bologna in Europa; di un basket senza il tiro da tre, un basket più giocato e meno fisico, di uomini che vivevano la pallacanestro come una missione, ché indossare una divisa aveva un significato quasi religioso.
Quella sera abbiamo scoperto un'amore comune per lo sport più bello del mondo e per una delle sue manifestazioni più interessanti, il campetto.
Un luogo dove non conta l'altezza o il proprio curriculum sportivo, ma solo ed esclusivamente il carattere, lo spirito agonistico.
Il basket è bello per questo.
La rivincita dei piccoli, la guerra dei nervi,  lo scontro delle facce di merda.
A quel punto non restava che scrivere un testo e musicarlo.
Prima di scendere sul cemento dei Savena e giocarcela nel gelo di dicembre.
Buona.
Giacomo Gelati
Altre di B

ALTRE DI B VS LO STATO SOCIALE – CAMPETTO

 LIVE PALADOZZA (BOLOGNA) 21.11.15